IL PROGRAMMA


CIVICA non richiede deleghe in bianco. CIVICA afferma il diritto del cittadino a pretendere l'attenzione costante della politica ai suoi problemi. CIVICA aiuta il cittadino a vigilare sull'operato degli amministratori per verificare il raggiungimento degli obiettivi.
DIRITTI & DOVERI, RESPONSABILITA'
CIVICA rivendica con forza i diritti di tutti, soprattutto quelli di chi ne ha meno e che quei pochi (lavoro, casa, salute, istruzione, sicurezza) se li vede negati ogni giorno di più. Vogliamo occuparci di ampliare la sfera dei diritti civili di ogni individuo affinchè sempre più soggetti possano godere di piena integrazione sociale all'interno di una società laica, giusta e accogliente.
Doveri e responsabilità sono una merce piuttosto rara nel nostro Paese, come i diritti. Noi siamo convinti che senza doveri e assunzioni di responsabilità l'esercizio dei diritti diventa difficile se non impossibile: ognuno deve assolvere ai propri doveri, perchè questi rappresentano nient'altro che un diritto per gli altri. In questo siamo all'antica e non ce ne vergogniamo: siamo fautori dell'etica della responsabilità per tutti, a cominciare da noi stessi.
CIVICA si batte per quell'etica e quella moralità che oggi più che mai in politica appaiono perdute. CIVICA combatte la casta e tutto ciò che essa rappresenta agli occhi dei cittadini.
CIVICA Ã¨ attenta alle generazioni che verranno, a chi ha meno, a chi merita a chi lavora, a chi produce, a chi sperimenta e innova, a chi rispetta: le leggi, le regole, le altre persone, gli impegni presi, l'ambiente e gli interessi collettivi.

PROGRAMMA ELETTORALE
Candidato alla Provincia di Torino
Alessandro Brescia
L'ALTRA POLITICA
Per una Provincia capace di futuro
Elezioni provinciali di Torino
6 e 7 giugno 2009
Premessa
CIVICA Ã¨ un movimento democratico che si propone di mettere in rete tutte le esperienze di cittadinanza attiva presenti sul territorio della Regione Piemonte, dando voce a tutti quei cittadini che hanno voglia di impegnarsi attivamente all'interno delle comunità locali di appartenenza.
Fanno parte di CIVICA singole persone e gruppi, liste civiche e associazioni che si riconoscono nei principi fondativi contenuti nello Statuto e nel Manifesto programmatico del Movimento.
CIVICA vuole contribuire al raggiungimento del bene comune attraverso un agire politico ispirato ai principi di democrazia partecipata, solidarietà e legalità .
CIVICA vuole costruire una democrazia dal basso, valorizzando il lavoro di tutti, rispettando l'autonomia decisionale e le caratteristiche specifiche di ciascuno.
In particolare CIVICA ritiene che:
fare politica sia un servizio alla comunità  sempre orientato al bene comune, dando precedenza agli interessi di tutti, senza farsi condizionare da interessi di parte o personali e fuori dalle logiche e dai giochi di partito;
Sia necessario recuperare il senso di vitalità del fare politica intesa come laboratorio dove far nascere e sperimentare nuove idee per il generale progresso sociale;
sia importante ricercare l'ascolto, il dialogo, il confronto con i cittadini, con i movimenti e con le associazioni allo scopo di trovare insieme soluzioni concrete;
la politica appartiene a tutti e non pensabile delegarla a chi pensa di esercitarla come una professione;
Nel perseguire i propri obiettivi CIVICA crede che sia necessario:
costruire ponti e canali di comunicazione, tessere relazioni, formare gruppi e comitati di cittadinanza attiva;
collegarsi a realtà  vicine per scambiarsi esperienze, strumenti, saperi;
ripartire dalla dimensione locale (con uno sguardo al globale) per ritrovare il senso di comunità, di prossimità , di fiducia.
Principi fondamentali
CIVICA vuole promuovere un'altra politica, partendo da un'analisi della situazione esistente, individuando alcuni principi fondamentali che rappresentano il carattere distintivo dell'agire politico del Movimento.
L'attuale congiuntura sfavorevole Ã¨ un segnale dell'insufficienza delle tradizionali politiche pubbliche nel rispondere ai nuovi bisogni della collettività .
Il sistema dei partiti, incapace di selezionare una nuova classe dirigente, ripropone le solite politiche dell'intervento che tentano di rilanciare l'economia in crisi attraverso il consumo privato e i grandi investimenti infrastrutturali, molto spesso più per esigenze occupazionali che di effettiva utilità .
Politiche che rischiano di rappresentare soltanto un palliativo, e non sono in grado di affrontare, e provare a risolvere, le questioni strutturali del sistema economico e produttivo.
CIVICA ritiene che l'adozione di nuove modalità di intervento nelle politiche di territorio rappresenti un imperativo più che una facoltà, anche in virtù dei vincoli sempre più stringenti dei bilanci pubblici e delle opportune misure di tutela ambientale.
La complessità  delle questioni attuali richiede prima di tutto un approccio ed un metodo di lavoro chiaro e coerente. Le scelte politiche non possono prescindere da questioni di merito. Viceversa, le scelte politiche corrono il rischio di rispondere ad altre logiche, lontane dall’interesse comune.
In particolare CIVICA fa proprio un nuovo approccio alla politica attraverso un metodo di lavoro articolato in tre elementi essenziali:
1.l'individuazione dei bisogni dando un ordine di priorità da perseguire nelle materie di competenza della Provincia;
2.l'elaborazione di una serie di proposte d'intervento.E' necessario che l'adozione di un provvedimento amministrativo sia preceduto da un'analisi che evidenzi le diverse alternative possibili e praticabili per rispondere agli obiettivi prefissati, attraverso argomentazioni dimostrabili e controllabili.
3.Il coinvolgimento diretto delle comunità locali o dei soggetti interessati da una politica d'intervento. Il confronto e la partecipazione devono essere nella fase preventiva di elaborazione della proposta, al fine di operare una scelta comune e condivisa.
Pubblica amministrazione : meno sprechi per una buona politica
Oggi la Provincia ha 14 assessorati: CIVICA propone di ridurli a 8. Ridurre gli assessori significa anche tagliare sulle segreterie, sugli spazi assegnati, sulle strutture e sui rimborsi spese, sui collaboratori di fiducia. Inoltre, CIVICA chiede la riduzione di un terzo dell’indennità complessiva dei singoli consiglieri provinciali e l'accorpamento di tutte le segreterie politiche. Per dire basta alle clientele, Ã¨ opportuno stabilire il divieto di assunzione di personale con compiti gestionali se non attraverso concorso pubblico.
Entro i primi sei mesi dall'insediamento della nuova amministrazione, CIVICA vuole insediare un gruppo di lavoro formato da dirigenti e rappresentanti dei dipendenti e chiamato a rivedere tutte le procedure utili a definire tempi e modi certi di tutte le pratiche amministrative. Verranno anche indicati gli uffici inutili o con un organico squilibrato affinchè si possa utilizzare al meglio il personale provinciale, valorizzando le professionalità e mettendo tutti in grado di lavorare al meglio.
Trasporti e viabilità: meno auto e più efficienza nei mezzi pubblici
La Provincia deve sostenere e aiutare la rete dei trasporti pubblici, a partire dai treni locali. La Provincia deve intervenire per agevolare la manutenzione delle linee in funzione e il ripristino di quelle abbandonate. Deve incentivare l'uso del mezzo pubblico anche sostenendo la campagna abbonamenti per particolari categorie di cittadini come studenti, anziani, pendolari. Infine, agevolare il rinnovamento del parco automezzi pubblici a motore per diminuire l'inquinamento.
Favorire il trasporto collettivo con veicoli a uso individuale (car sharing, car pooling), la diffusione e l'uso di veicoli ecologici e della bicicletta (anche introducendo in modo diffuso il bike sharing). Potenziamento dei percorsi pedonali-ciclabili.
Grandi infrastrutture: revisione delle opere previste
CIVICA Ã¨ a favore delle opere pubbliche di cui venga documentata l'utilità attraverso studi ed analisi verificabili. CIVICA Ã¨ contraria a opere faraoniche, costosissime e dannose per l'ambiente. E' necessario attivare strumenti di informazione corretta dell'opinione pubblica e di confronto e discussione con le popolazioni coinvolte dalla costruzione delle opere, prima di qualsiasi decisione da parte delle istituzioni.
Ambiente e territorio
In materia urbanistica, Ã¨ necessario offrire un contributo per rivedere la normativa vigente, affinchè siano ridotte al minimo le possibilità  da parte degli enti locali di consumare nuovo suolo pubblico. I territori continuano ad essere preda di uno sviluppo residenziale spregiudicato e non supportato da una reale domanda abitativa a prezzi di mercato.
CIVICA lavora per favorire la vita in montagna e in collina agevolando le famiglie e i giovani che scelgono di risiedervi. Occorrono perciò scuole e servizi per l'infanzia, trasporti rapidi ed efficienti, servizi per la terza età , collegamenti telematici ad alta velocità per favorire il telelavoro e lo sviluppo di attività imprenditoriali a distanza.
Ristrutturare la rete idrica per ridurne le perdite, con gare d'appalto che consentano di trasformare i risparmi sui costi di gestione in quote d'ammortamento degli investimenti.
Agricoltura
Incentivare le aziende contadine diretto-coltivatrici a conduzione familiare che praticano l'autoproduzione e vendono le eccedenze.
Incentivare la biodiversità e le colture biologiche
Scuola e istituti scolastici
In Italia, nel 1992, il 4,4 per cento del Prodotto interno lordo nazionale era riservato all'istruzione, oggi quel numero Ã¨ sceso al 3,3 per cento a fronte di una media Ocse che Ã¨ del 6 per cento.
CIVICA vuole una Provincia che aiuti il sistema dell'istruzione a creare occasioni per sviluppare qualità e formazione. La Provincia deve sviluppare – attraverso gli sportelli decentrati già esistenti e spesso sotto utilizzati – tutte le iniziative utili a raccordare la scuola al mondo del lavoro e alla ricerca applicata. Deve inoltre intervenire per migliorare la qualità delle attrezzature e delle infrastrutture tecnologiche (internet veloce, allestimento di laboratori funzionali ed efficienti) per meglio garantire l'esercizio del diritto allo studio e le occasioni di opportunità che i ragazzi meritano.
E' necessario promuovere investimenti straordinari per il risanamento e l'ammodernamento degli edifici scolastici e per le dotazioni tecnologiche.
Più innovazione e progresso, meno emigrazione
La Provincia deve favorire il trasferimento di esperienze dalla ricerca al mondo dell’industria e dei servizi. CIVICA propone di aiutare ricercatori e giovani laureati a entrare nel mondo dell'impresa offrendo loro una partecipazione azionaria in cambio delle loro prestazioni professionali. Questo permetterebbe anche la riduzione del fenomeno del brain drain (o fuga dei cervelli) nonchè un’internazionalizzazione del sistema universitario con ricadute positive anche per l’economia locale.
Lavoro: meno precariato e più occasioni
La dignità dell'individuo, espressa attraverso la qualità del suo lavoro, deve riconquistare un ruolo centrale nella società. La flessibilità del lavoro non deve trasformarsi in una precarizzazione che nega i diritti fondamentali del lavoro.
Insieme alla creazione di opportunità, la Provincia deve operare con energie per la stabilizzazione dei lavori. I Centri per l’Impiego della Provincia devono integrare le attività di informazione e orientamento fin qui svolte verso nuovi servizi al passo coi tempi: orientamento scolastico, raccordo fra ricerca e lavoro.
Sperimentare il contratto unico di lavoro a tempo indeterminato, flessibile per i primi tre anni, ma che garantisca un sentiero graduale verso la stabilità.
La provincia di Torino, in collaborazione con la Camera di commercio, gli enti economici presenti sul territorio e le associazioni di categoria, censisca tutte le realtà imprenditoriali presenti sul territorio offrendo consulenza gratuita per individuare nuove strategie di business; agevolare la concentrazione di attività  imprenditoriali simili; agevolare la collaborazione tra imprese e ricerca; informare con tempestività delle iniziative adottate dalla pubblica amministrazione (dai bandi agli appalti).
Rifiuti: risorsa o business?
I lavori per la costruzione dell'inceneritore del Gerbido sono bloccati a causa della cattiva gestione dell'appalto. La Provincia, competente per legge a stabilire il Piano dei rifiuti, non ha predisposto alcuna via d'uscita. Dunque, l'emergenza rifiuti è davvero vicina. Non per le proteste degli ambientalisti, ma per l'incapacità a gestire in modo efficiente la situazione. Per evitare gli stessi errori, CIVICA ha chiesto e ottenuto che si sospendessero le procedure per il secondo inceneritore (quello di Settimo). E' necessario mettere mano al Piano dei rifiuti perchè la Provincia diventi motore di sperimentazione delle nuove tecnologie nello smaltimento del rifiuto altamente differenziato.
Acqua: un bene comune da tutelare
Comuni e Province (aggregati nei cosiddetti Ato, autorità  dell'ambito) hanno il compito di riorganizzare i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione in un unico servizio idrico integrato: il loro piano effettua una programmazione che va fino al 2023. CIVICA ne propone una rivisitazione, in particolare del piano tariffe che nel corso degli anni prevede l’aumento del 33 per cento. CIVICA si batte per una più efficiente gestione dell’Ato e per l’individuazione di nuove entrate da ricercarsi tra le imprese chi più inquinano e tra quelle che maggiormente sfruttano le fonti naturali.

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